martedì 13 settembre 2011

Una notte a Napoli


da "IL MATTINO" di Napoli del 22 Agosto 2011

NAPOLI. Strano ritrovamento, l'altra notte, in un parco pubblico vicino a Posillipo.
Due corpi, al momento non ancora identificati dalla scientifica sono stati rinvenuti privi di vita sotto una quercia, da una coppia che passava da li.
Le salme non presentano alcun segno di violenza ed erano perfettamente conservate e vestite, tale da pensare che il decesso non sia avvenuto molto tempo prima del ritrovamento.
Al caso sta lavorando la squadra omicidi dell'ispettrice capo Rosa Martini e al momento non sembra ancora chiaro in che direzione si sta muovendo la questura per risolvere il caso.
"Non siamo sicuri si tratti di omicidio" afferma Martini," propendiamo piu' per una sorta di suicidio concordato, la scientifica sta lavorando in queste ore per determinare le cause del doppio decesso".
Abbiamo anche raggiunto la coppia che ha rinvenuto i due corpi. Lui, un giovane napoletano emigrato al nord e  lei una turista in citta' per un viaggio di piacere.
" Eravamo seduti sulla panchina ieri notte, quando abbiamo sentito un gatto miagolare in modo strano" ha commentato  Ivana B." all'inizio abbiamo pensato al solito gatto randagio, come ce ne sono tanti in citta'.
"Ma poi l'insistenza del miagolio e lo strano suono che emetteva, quasi come un pianto, ci ha incuriosito e siamo andati a vedere.
" Il gatto era appollaiato ai piedi della donna e non voleva spostarsi. Anche quando sono arrivate le forze dell'ordine e hanno portato via i corpi, lui non voleva abbandonarla, tanto che  carabinieri ce l'hanno affidato in gestione perche' non sapevano come liberarsene. Adesso e' a casa nostra ancora un po' scosso, credo pero' che lo adottero', ci sono gia' affezionata".
"Il gatto puo' essere un elemnto chiave dell'inchiesta" ha sottolineato l'ispettrice Martini.
Ma veniamo alle stranezze riscontrate sui due corpi.
"La donna e' un'occidentale di eta' compresa tra i trenta e i quaranta anni", afferma Alessandro Cerchicchio , medico patologo, " di corporatura gracile e particolarmente delicata. La pelle molto bianca, come se avesse vissuto tutta la vita in un luogo protetto e quasi mai esposta al sole.
 " Aveva pero' la schiena ricoperta da una leggera ustione solare e sono state trovate tracce di una sostanza particolarmente profumata, una specie di unguento, che non abbiamo ancora identificato ma che escludiamo possa essere la causa del decesso. 
Un particolare da notare  e' che la vittima era vestita con una specie di tunica tipica delle zone africane, molto elegante, quasi da cerimonia. Alquanto strano visto la non appartenenza della donna alla stirpe africana. Questo dettaglio e' stato sottoposto agli esperti etnologo per cercare di  risalire alla provenienza di questo tipico indumento.
Il medico ha anche aggiunto : " una cosa che mi ha colpito e' stato lo sguardo della donna: non so spiegare bene, ma e' una cosa che non ho mai visto prima d'ora. Aveva gli occhi molto aperti, ma non con un espressione di spavento. Piuttosto di grande meraviglia.Come se avesse visto per la prima( ed ultima) volta della sua vita una cosa grande, e straordinaria, quasi impossibile da comprendere tutta con lo sguardo... lo so che sembra ridicolo, ma...insomma... ecco e' come se avesse visto per la prima volta... la grandezza del mare e non fosse riuscita a sopravvivere all'emozione".
Il corpo maschile, piu' o meno della stessa eta', indossava un paio di calzoncini e dei sandali, un abbigliamento tipico di questa stagione, sullo stile di quello che  indossano i vari immigrati che vediamo in citta', ma anche l'uomo non e' di origini africane.
"Anche su di lui nessuna violenza. Lo sguardo piu' triste ma sereno. Come segni particolari , aveva due cicatrici verticali dietro alle spalle e abbiamo trovato addosso al corpo piccole piume bianche appartenenti ad una specie di un uccello che non nabbiamo ancora identificato.
"Ma la cosa piu' strana e' stato che, nonostante  avesse il sesso indubbiamente maschile, nelle altre analisi che abbiamo fatto, si sono riscontrati invece le tipiche caratteristiche del sesso femminile. Se non fossi uno scienziato di provata convinzione laica e non avessi paura di  perdere la mia credibilita', direi che questi dettagli mi hanno fatto pensare ad una creatura angelica...ma questo non lo scriva la prego. Probabilmente e' stato un errore nelle ananlisi"
L'unico segno che possa deninciare una minimima violenza e' una impronta di una morsicatura sul  braccio , ma la stranezza e' che si presume  che il tipo di impronta dentale lasciata non appartenga al genere umano bensi' a quelle di uno scimpanze' o un ominide simile. Potrebbe essere un importante dettaglio per gli inquirenti dal momento che non ci sono molte scimmie a Napoli."
Ci segnalano anche che  nelle vicinanze dei due corpi e' avvenuto un ritrovamento abbastanza importante sul quale vige uno stretto riserbo. Dalle notizie trapelate sembra che abbiano rinvenuto una scatola di mogano contenente dei fogli di carta in cui si puo' leggere un racconto a due mani di un viaggio in Africa
I due protagonisti di questa storia si chiamavano Safran e Vania. Saranno anche i nomi delle vittime?
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa storia nei prossimi giorni.